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[ Giuseppe Fasulo ]



Il mio contributo personale alla "degradazione", come conseguenza diretta della mia profesione di art director pubblicitario, si focalizza appunto nel mondo della pubblicità, ed in particolar modo nel marchio, il "brand", vissuto dal cliente/utente, dai media e dagli esperti del settore come vero e unico guru (NO LOGO).

La caratteristica principale di questi lavori non consiste tanto nella osannata "degradazione" di tipo pittorico-cromatico-stilistico, ma nella stessa rielaborazione concettuale del significato di brand.

Ovvero, il marchio non viene più utilizzato per identificare in modo univoco un prodotto o una marca, per mezzo dei colori sociali o delle linee guida del format aziendale, ma grazie proprio alla "degradazione" perde queste sue caratteristiche che lo rendevano unico, per guadagnare in immagine: libero dai vincoli aziendali e giuridici e di comunicazione assoggettata a regole di mercato.

In poche parole il meccanismo della "degradazione" rende il marchio finalmente libero di spaziare su superfici originali e territori differenti, ponendolo in una continua evoluzione stilistica, dettata solamente dall'artista e quini dalle sue emozioni e dalla creatività, come il maestro Warhol ha indicato.




Giuseppe Fasulo ha dimostrato fin da giovanissimo un interesse particolare per l'arte figurativa e la rappresentazione grafico/pittorica. Diplomatosi presso il I Liceo Artistico di Roma, ha proseguito i suoi studi frequentando la Facoltà di Architettura di Roma e, pur con risultati positivi, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alle applicazioni grafiche legate alla pubblicità ed alla comunicazione aziendale.

Dopo aver conosciuto i primi rudimenti dell'esordiente universo dell'informatica, è così approdato come art director junior presso un'agenzia di promozione aziendale, mettendo in pratica le sue conoscenze e consentendo alla stessa azienda il cruciale passaggio dalle tecniche compositive tradizionali a quelle digitali.
Attualmente si dedica anche alla docenza per quanto riguarda la composizione grafica e l'elaborazione delle immagini, la comunicazione, la pubblicità e non ultimo il web sotto l'aspetto stilistico e del marketing.

Il suo debutto nel mondo della raffigurazione artistica è recente: le sue "opere" elettroniche non hanno la "materia" della pittura o della scultura, ma tracimano di segnali cromatici e compositivi legati alla codificazione dell'immagine e dei suoi elementi naturali come il colore, le forme ed i simboli; in un'amalgama di interpretazioni varie contrassegnate da una fitta esplorazione artistica, sempre attiva e mai sopita.

Uno sguardo sulla realtà contraddistinto da atmosfere oniriche e situazioni "mediate" dallo strumento elettronico, plasmate dalla sensibilità e da un percorso creativo personale molto originale.