Mattina


[ Fabio Turel ]


Come potrebbe essere un testo degradato? Per un primo esperimento proviamo a rifarci ad un vecchio articolo di Umberto Eco (Alfabeta, 1979) ed utilizziamo la lingua dei Puffi: Eco la considera "una meditazione pratica sul funzionamento contestuale del linguaggio" e fa notare come il testo, essendo "una macchina pigra che richiede un'attiva cooperazione interpretativa da parte del suo destinatario", riesca a reggersi in piedi anche se alcuni termini vengono sostituiti da coniugazioni e declinazioni di una sola parola. Questo vale sicuramente per quanto riguarda la funzione comunicativa del testo, ma cosa succede con i testi che si prefiggono finalit�rtistiche? Proviamo a sostituire con "puffare" tutti i predicati di due poesie di Giuseppe Ungaretti: il livello di degrado dovrebbe essere sufficiente a consentirne la pubblicazione.


Mattina

Mi puffo d'immenso