Guido Vetere:
esperto di internet e di filosofia del linguaggio, è il padre della Degradarte. Il post scritto il 9 gennaio sul suo blog di Nova100
[ Link Blog ]
sancisce ufficialmente la nascita del nuovo filone di ricerca ispirato dalla S1861. Attualmente ha lanciato sempre su Nova il laboratorio Degradarte, dove le prime opere di arte degradata stanno già prendendo forma



Pietro Folena:
deputato per il PRC e presidente della Commissione Cultura alla Camera, è lui invece ad aver partorito il 'comma del degrado'. In realtà è proprio il comma 1-bis il grande accusato di questi giorni, che è stato approvato il 19 settembre dalla Commissione Cultura e che vede Folena come primo firmatario. Il 21 dicembre il suo comma ha passato il vaglio del Senato: l'unico ostacolo che gli resta per diventare legge effettiva, è l'approvazione della Camera. Intanto il suo papà lo difende senza remore: se pur 'piccola-piccolissima', abbiamo ottenuto un'estensione della libertà degli utenti.



xDxD:
figura eclettica di artista digitale, a cavallo fra l'ingegneria informatica, l'hacking e i rave, con il 'degradurlo' è a tutti gli effetti il primo degradartista italiano.
[ Art is Open Source ]



Fabio Turel:
studioso di logica formale e matematica, si occupa di internet e di innovazione . Con il suo 'mi puffo d'immenso', lancia il primo esperimento di degradartismo poetico



Anna Masera:
responsabile del sito Internet de [*La Stampa*] dove tiene la rubrica [*Web Notes*], dal '94 segue gli sviluppi di internet e la S1861 non poteva certo sfuggirle. Prende subito posizioni molto critiche sulla legge e tiene scrupolosamente aggiornati i suoi lettori sulle evoluzioni. È tra le prime simpatizzanti di Degradarte, apprezzandone subito il 'grande spirito di umorismo'



Francesco Rutelli:
attualmente Ministro dei Beni e delle Attività culturali, sarà lui alla fine a decidere il destino della riforma sul diritto d'autore. Eppure, dopo aver ascoltato le relazioni finali del prof. Gambino e degli altri rappresentanti del Comitato Consultivo permanente sul diritto d'autore che gli fa capo, se n'è andato via senza esprimere nessun parere. Ma del degrado, cosa ne pensa?



Beppe Grillo:
il legge S1861 non gli sfugge e il comma del degrado l'8 gennaio entra nel mirino del suo temutissimo blog
[ LINK Blog ]



Marco Cappato:
parlamentare europeo per i Radicali e presidente dell'Associazione Luca Coscioni, il 9 gennaio scrive addirittura una lettera/appello al presidente Napolitano dove esprime forti preoccupazioni: il comma mette in discussione la libertà di ricerca e il suo effettivo esercizio. Il presidente farebbe bene a preoccuparsene di persona tramite i suoi uffici prima di firmare!



Alberto Maria Gambino:
neo-presidente del Comitato consultivo sul diritto d'autore dal 18 luglio 2007, il giovane giurista dimostra un fine istinto politico: accoglie tre membri dell'associazionismo digitale a rappresentare i fruitori dei contenuti digitali e si iscrive alle loro liste di discussione. Istituisce subito due commissioni speciali per elaborare proposte di riforma sul diritto d'autore e Il 18 dicembre ne consegna ufficialmente a Rutelli la relazione conclusiva. Se il ministro non si sbilancia, il lavoro del suo comitato viene addiruìittura ignorato dalle commissioni competenti di camera e senato che ad audirlo prima di fare la riforma non ci hanno nemmeno pensato!



Fiorello Cortiana:
attualmente membro della Consulta sulla Governance di Internet, è protagonista in questi giorni di un vivace botta e risposta con Pietro Folena. L'ex senatore dei verdi, sostiene con forza che una reale consultazione di tutti gli attori coinvolti, mai attuata dalla Commissione Cultura
( [ LINK Camera ] )
avrebbe evitato il pasticcio legislativo



Guido Scorza:
Noto giurista esperto di informatica, sul suo blog riporta subito critiche durissime alla legge e al comma argomentando sul metodo, sul contenuto e sulla forma. Dà del filo da torcere a Folena e al suo portavoce, ma pubblica integralmente le loro repliche e quelle di Cortiana, alimentandone il botta e risposta. È convinto e lo dimostra che nessuno ha letto la relazione Gambino.
[ http://www.guidoscorza.it/ ]



Giorgio Assumma:
presidente della SIAE (Società Italiana Autori e Editori), si dichiara soddisfatto della legge. Per la SIAE è un grande passo in avanti. Comma 1-bis o meno, i diretti interessati non si sentono affatto degradati: eppure la S1861 riguardava riguardava proprio il riassetto della SIAE...



Enzo Mazza:
per il presidente della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), il problema rimane la pirateria... la legge sul diritto d'autore lui la avrebbe lasciata infondo così com'è. Incarna l'orientamento dei gruppi industriali italiani.